I salti e le trottole

Salti:
Il meccanismo di un salto si può dividere in diverse fasi:
Preparazione: la serie di movimenti utili a posizionarsi per saltare (tre, controtre, inversione, ripresa…)
Caricamento: la serie di movimenti utili a prendere potenza per sollevarsi più in alto possibile eseguire il numero di giri richiesti (puntata, piegamento dell’arto che stacca per caricare il salto…)
Stacco: l’istante nel quale il pattino stacca da terra
Volo: la fase aerea è la fase nel quale l’atleta assume la vite (un giro, due giri… in aria)
Atterraggio: il momento in cui l’atleta torna a terra
Uscita o arrivo: la serie di movimenti che concludono il salto(piegamento del ginocchio e arrivo tenuto più tempo possibile)
Ci sono molti salti: il salto del tre, il toeloop, il doppio o salchow, il flip, il rit, il lutz, il thoren, l’axel, i salti doppi, tripli eccetera.
Esistono delle combinazioni o delle catene di salti; la differenza sta che nelle catene (minimo 3, massimo 5 salti) fra un salto ed un altro non c’è nessun elemento tecnico ma solo il bloccaggio delle gambe e delle braccia in tenuta da arrivo; nelle combinazioni invece fra un salto ed un altro ci può essere un elemento tecnico (tre, contro tre, mohawk o coktaw).
Una catena può essere:
Lutz – Thoren – Doppio
Doppio – Toeloop – Toeloop

Una combinazione invece:
Axel – Axel – Axel
Rit – Rit – Rit
Esiste una commissione addetta alla valutazione di nuovi salti di invenzione di atleti o allenatori anche se è un’eventualità che non si propone quasi mai. Al contrario invece, esistono una serie di salti che prima si eseguivano ed ora invece non sono più eseguite come, ad esempio, tre diversi tipi di axel.
Trottole:
Le trottole sono delle difficoltà basate su un numero di giri che l’atleta deve eseguire in una particolare posizione, su due o un piede, fissando il peso su diverse ruote del pattino. Si dividono in trottole verticali(a due piedi, interna e esterna), abbassate, a tacco, ad angelo e rovesciata.
Le trottole principali sono: interna indietro, esterna indietro ed esterna avanti. Su queste tre trottole si baserà il lavoro dell’atleta per avere delle esecuzioni sempre più difficili, a cominciare da quelle verticali, proseguendo per le abbassate fino ad arrivare alle trottole angelo di alto livello.

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